Ambrose Bierce

 

LA VITA

1842, 24 luglio: Nasce in una fattoria dell'Ohio, ultimo di otto fratelli.

1850-60: Nella sua infanzia Bierce viene influenzato e affascinato oltremodo dalla figura bizzarra dello zio, Lucius Bierce, che lo inizia anche alla lettura. Costui era un fanatico anti-schiavista che, per il suo carattere autoritario si era meritato il soprannome di Generale. Fu condannato a morte nel 1859, per aver regalato al suo amico John Brown alcune armi rubate nell'arsenale Harper's Ferry.

1861: A diciotto anni si arruola nel Nono Reggimento dell'Indiana, tra i volontari di Lincoln, per prendere parte alla Guerra di Secessione come nordista.

1861-64: Partecipa a moltissime tra le battaglie più famose e cruente della Guerra di Secessione americana (Shiloh, Murfreesboro, Chickamauga e la marcia di Sherman in Georgia). Gli viene dato, per il suo straordinario coraggio, l'incarico di ricognitore prima della battaglia. Si infiltrava nei campi dei nemici prima della battaglia con lo scopo di carpire informazioni e disegnare mappe che doveva poi riferire al Comando.

1864, 23 luglio: Dopo aver fatto il ricognitore nelle campagne di Chattanooga, del Tennessee e di Atlanta, viene colpito dalla "pallottola che portava il mio nome" come la definisce egli stesso. Per sua fortuna la pallottola lo aveva colpito solo di striscio, alla testa. Si salva per miracolo e viene rispedito a casa. Per mesi e mesi soffre di allucinazioni e di vertigini.

1865: Rientra nell'esercito.

1866: Assieme al Generale Hazen si dirige verso Ovest, a San Francisco, dove gli era stato affidato, su raccomandazione dello stesso Hazen che era amico di Lincoln, il ruolo di Capitano. Arrivati a San Francisco viene a sapere che in realtà la nomina a Capitano era stata mutata in quella di Secondo Luogotenente, una carica che offriva poche possibilità di carriera. Bierce si trovava a questo punto ad un bivio: continuare a lavorare nell'esercito, o dedicarsi all'altra sua grande passione, il giornalismo. Lasciò decidere ad una monetina: testa esercito, croce giornalismo. La moneta decise per il giornalismo, e quarant'anni dopo Bierce dichiarò "La moneta aveva ragione".

1866-68: Trova un posto come guardiano alla Zecca, mentre di notte studia e si esercita a scrivere

1868: Vende il suo primo articolo ad una rivista.

Gli viene affidata una rubrica di satira sul San Francisco News and Commercial Advertiser, e da qui inizia la sua carriera di giornalista e scrittore. Forse mai nella sua vita, se si esclude l'esperienza ventennale con l'Examiner, Bierce ebbe un rapporto con un suo direttore così franco e libero, Marriott, direttore del News, gli dava infatti piena libertà nello scrivere i suoi articoli, inoltre i due, su richiesta di Bierce, avevano fatto un patto: Marriott avrebbe potuto rifiutarsi di pubblicare un suo articolo ma mai correggerne le bozze.

1872: Sposa Molly Day, la figlia di un ricco proprietario di miniere. Si trasferisce in Inghilterra, dove collabora con alcune riviste, in qualità di autore satirico, e pubblica tre sue raccolte di scritti.

1875: Ritorna a San Francisco.

1877-79: E' vicedirettore della rivista politica The Argonaut.

1881-86: Dirige il periodico umoristico The Wasp. Fa di tale rivista il mezzo principale attraverso il quale denunciare le nefandezze della classe politica ed economica degli Stati Uniti. Su The Wasp pubblica anche il famoso Dizionario del Diavolo ed alcuni suoi racconti.

1886: Lascia la moglie ed i suoi tre figli. Si ritira in una stanza di albergo ad Oakland, vivendo dei suoi miseri risparmi.

1886-1908: Viene chiamato per una assidua collaborazione dal nuovo proprietario dell'Examiner, William Randolph Hearst, figlio di un Senatore della California. Hearst aveva intenzione di creare un giornale con idee nuove che non avesse timore di additare con un linguaggi diretto e senza mezzi termini i malcostumi della classe benpensante statunitense, e Bierce in tutti i suoi anni di attività giornalistica aveva dato prova di essere l'uomo che Hearst stava cercando. Così Bierce per ben venti anni tiene una sua rubrica sull'Exanimer, dove pubblica numerosissimi articoli che suscitano grande scalpore per il loro contenuto e per il loro linguaggio innovativo ed anticonformista.

Questo è sicuramente il periodo più prolifico e ricco di soddisfazioni per Bierce, che diventa famoso anche come scrittore di racconti.

1891: Pubblica una prima raccolta di racconti Tales of Soldiers and Civilians.

1893: Pubblica la seconda raccolta di racconti Can Such Things Be?

1908: Interrompe la collaborazione con l'Examiner.

1909-12: Si ritira in completa solitudine per redigere la sua Opera Omnia. Ne viene fuori un'opera colossale in cui egli raccoglie e risistema tutti i suoi scritti, 12 volumi, ben un milione di parole. Ben presto però Bierce è costretto a riconoscere l'inutilità di questa sua enorme fatica. Così ad oltre sessant'anni per trovare ancora nuove emozioni, si reca in Messico per unirsi ai rivoluzionari di Pancho Villa, dove scompare misteriosamente senza lasciare traccia.

 

LE OPERE

Dizionario del Diavolo (1886)

Tales of Soldiers and Civilians (1891)

Can Such Things Be? (1893)

 

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