HAMMER FILM
Tutto ha inizio nel 1935, quando due strani personaggi,
Enrique Carreras e Will Hinds, fondano la Hammer Film, una piccola casa di produzione, che spazia tranquillamente tra vari generi cinematografici.I due fondatori della Hammer sono accomunati da un incredibile intrapendenza, che però fino ad allora aveva dato ben pochi frutti. Carreras era un immigrato spagnolo che, arrivato in Inghilterra, si era buttato a capofitto in alcuni affari strampalati, tra i quali il lancio di un nuovo dentrificio, che lo avevano portato letteralmente sul lastrico. Will Hinds, invece, organizzava in teatri secondari delle piccole commedie e farse, alle quali anch'egli talvolta prendeva parte con lo pseudonimo di Will Hammer.
L'inizio della Hammer, però non è caratterizzato dalla produzione horror, per cui poi la casa produttrice inglese supererà anche le grandi compagnie hollywoodiane. I primi film prodotti dalla Hammer, infatti, sono perlopiù delle commedie o film di ambientazione storica, come The Lyons in Paris, Men of Sherwood Forest, The Glass Cage e Break in the Circle. Assieme a questi quattro film, però, i due fondatori hanno la buona idea di inserire anche un film di fanta-horror, anche se considerato il meno importante tra i cinque, ovvero Quatermass and the X-periment. Contrariamente a quanto essi avevano previsto, mentre la produzione principale registrerà uno spietato successo, sarà proprio quel filmetto inserito nel listino con scarsa convinzione a salvare le sorti della Hammer, facendo riscuotere un successo straordinario. Immediatamente, capito quale doveva essere la strada da percorrere, la Hammer sforna altri due fanta-horror. Uno è l'inevitabile seguito delle avventure del dottor Quatermass, Quatermass 2. L'altro è X- The Unknown, che segna l'esordio alla sceneggiatura dell'appena diciottenne Jimmy Sangster, uno degli autori più prolifici di cui disporrà la Hammer per tutti gli anni della sua esistenza.
Come era fin troppo facile prevedere, anche questi due film riscuotono un grande successo, e dà il via alla scalata della Hammer verso il successo, che la porterà ben presto a sopravanzare anche le ben più ricche e grandi compagnie americane. Risale a questo periodo infatti, la richiesta dei diritti del personaggio di
Frankenstein, detenuti dalla Universal che molto fortuna aveva avuto negli anni Trenta. La concessione dei diritti ha come risultato immediato l'uscita del nuovo film della Hammer The Curse of Frankenstein (1957). Dopo il successo di quest'ultimo la Universal deciderà di cedere alla Hammer anche i diritti di Dracula, della Mummia, dell'Uomo Lupo e del Fantasma dell'Opera. In realtà gran parte della produzione della Hammer è incentrata sui due mostri creati dalle penne di Bram Stoker e di Mary Shelley.
FRANKENSTEIN E DRACULA
Ben diversi però appaiono i due personaggi di Frankenstein e di Dracula, rispetto a quanto mostrato fino ad allora dalla Universal. Nei film della casa di produzione americana infatti il protagonista era indiscutibilmente il mostro (interpretato dall'indimenticabile
Boris Karloff) , nelle pellicole della Hammer l'attenzione è incentrata principalmente sulla figura del barone tedesco (Peter Cushing) che, spinto da una bramosia di onnipotenza che rasenta la follia, attraverso l'unione di pezzi di vari cadaveri. La serie di film realizzati sul mostro ne conta ben sette. Dal primo, già citato, si passa a The Revenge of Frankenstein (1958), The Evil of Frankenstein (1964), Frankenstein Created Woman (1967), Frankenstein Must Be Destroyed (1969), The Horror of Frankenstein (1970), fino all'ultimo Frankenstein and the Monster from Hell (1973), girato quando già la casa di produzione era entrata nella crisi che porterà gradualmente alla sua scomparsa.Anche per quanto riguarda il personaggio di Dracula il confronto con i film hollywoodiani della Universal si impone. Rispetto alla versione americana che, per usare un termine oggi di moda, era "politically correct", quello interpretato da
Christopher Lee per la Hammer è strettamente connesso al tema del piacere proibito e pericoloso, che nell'epoca Vittoriana (periodo in cui sono ambientate le storie) era essenzialmente il sesso. Per questo il Dracula hammeriano ha una notevole prestanza fisica ed il suo morso viene quasi sempre mostrato come un qualcosa di molto più sensuale ed erotico di una semplice succhiata di sangue, le stesse vittime sembrano provare piacere, seppur doloroso (come del resto lo è il primo rapporto sessuale, e non a caso è con i film della Hammer che si diffonde il luogo comune per cui il vampiro morde solo belle fanciulle vergini), cosa che, a mio modesto avviso, rispecchia molto più fedelmente di altre versioni cinematografiche, l'intenzione di Bram Stoker, l'"inventore" del Conte. Del resto il rapporto sesso-vampirismo è stato ripreso anche da quella che viene considerata unanimemente la versione cinematografica più fedele al romanzo originale, ovvero il recente Bram Stoker's Dracula di Francis Ford Coppola.
BASSO COSTO, GROSSI BRIVIDI
I film della Hammer Film sono tutti caratterizzati da una produzione a basso costo, ma da un successo enorme. Ed è forse questo l'aspetto più straordinario che ha fatto della piccola casa inglese oggetto di culto da parte di moltissimi horrorofili. Senza contare, poi, che la squadra della Hammer annoverava tra i suoi collaboratori (registi, sceneggiatori, direttori della fotografia e truccatori) gente che conosceva bene il proprio mestiere. Basta dire che gran parte dei film furono diretti , fin dall'inizio dell'avventura, da un regista come
Terence Fisher, e che alla fotografia ed agli effetti speciali di molte pellicole vi erano, rispettivamente, degli straordinari artigiani come Arthur Grant e Phil Leakey, che, nonostante i budget molto risicati, grazie alla loro arte di arrangiarsi ed alla loro eccezzionale fantasia, riuscivano a creare effetti, che nulla avevano da invidiare ai grandi kolossal hollywoodiani, e che resero famosa la Hammer in tutto il mondo.Simbolo evidente del motto della Hammer "Basso Costo, Grossi Brividi" può essere considerata la famosa "casa che grondava sangue", ovvero la Casa di Bray, dalla architettura estremamente fantastica, con torri, merletti, finestroni ogivali e mille altre decorazioni, che veniva utilizzata indifferentemente come sede produttiva della Hammer e come scenografia di molti dei suoi film, trasformandosi in un batter d'occhio da castello di Dracula a dimora del barone Frankenstein.
UNA COPPIA INVINCIBILE: CUSHING-LEE
La squadra della Hammer, come si diceva prima, era formata da incredibili artigiani la cui preparazione e fantasia contribuirono enormemente al successo dei film. Accanto ai collaboratori già citati, non vanno però dimenticati gli attori che divennero in breve tempo il marchio del successo della Hammer e che costituirono sicuramente una delle coppie cinematografiche più prolifiche di tutta la storia del cinema. Sto parlando ovviamente di Peter Cushing e di Christopher Lee, entrambi legati indissolubilmente ai personaggi orrorifici che interpretarono moltissime volte per i film della Hammer nelle due serie principe, quella di Dracula e quella di Frankenstein.
Cushing, nato nel 1913, reduce da una carriera teatrale non molto gratificante approda alla Hammer Film fin dai primi tempi della sua avventura ed esordisce nel cinema, assieme a Lee, nel film The Curse of Frankenstein, recitando la parte del barone, ma la sua figura rimarrà per sempre legata al personaggio di
Van Helsing, l'antagonista del conte vampiro, ancora una volta interpretato da Lee. Per questo motivo il pubblico identificherà sempre "il gentleman dell'orrore" come l'incarnazione delle Forze del Bene. Cushing è scomparso recentemente, nel 1994.Ben più famoso è Christopher Lee che, assieme a Bela Lugosi, è sicuramente il Dracula più conosciuto della storia del cinema. Lee arrivò alla Hammer Film nel 1957, dove, come già detto, esordì nella parte di Frankenstein, dopo aver fatto diversi lavori, tra cui anche il mimo. Al contrario di Cushing Lee rappresenta nei vari film della Hammer, e non solo, le Forze del Male, da personaggi seriali come Dracula e Frankenstein a mostri occasionali, come nel film di
Mario Bava "La frusta ed il corpo", fatta eccezione per il film di Fisher, prodotto sempre dalla Hammer, The Devil Rides Out, in cui interpreta il ruolo dell'eroe positivo.
IL DECLINO DELLA HAMMER
La Hammer Film inizia a perdere colpi verosimilmente con la nascita e la diffusione di un nuovo cinema horror, tutto basato sui nuovi effetti speciali, grazie ai quali il genere splatter conquista ben presto il pubblico giovane, cui l'horror è stato sempre destinato. Cambiano anche i protagonisti, i mostri, ormai figure come Frankenstein o Dracula, su cui la Hammer aveva fondato tutto il suo successo, sembrano antichissime e vetuste, e lasciano lo spazio a killer psicopatici e creature tra le più orribili e pazzesche. Si fa avanti anche una nuova generazione di registi (
Romero, Craven, ecc.), che per l'originalità e la freschezza delle loro idee si impongono sui vecchi maghi del terrore come Terence Fisher, Roy Ward Barker ed altri.La dimostrazione della decadenza della Hammer la si ha scorrendo semplicemente i titoli dei film prodotti negli anni settanta, tra i quali spicca La leggenda dei sette vampiri d'oro, misero tentativo di riagganciare un pubblico giovane, fondendo il genere horror con quello del kung fu e delle arti marziali, che proprio in questo periodo conosce, con il celebre Bruce Lee, un periodo floridissimo. Dopo numerosi fallimenti la Hammer si ritira dal mercato cinematografico, producendo perlopiù sceneggiati televisivi ancora per qualche anno sino alla definitiva scomparsa.