Hieronymus Bosch
LA VITA
1453, 2 ottobre
: Nasce a 's-Hertogenbosch ("Boscoducale"), nel Brabante Olandese, con il nome di Jeroen Anthonis van Aken, figlio di Anthonis von Aken e di Aleyt. Prende il nome di Hieronymus Bosch probabilmente per distinguersi dal padre e dal nonno, anch'essi pittori.1475-78
: A questo periodo risalgono le prime opere: I sette peccati capitali e i quattro novissimi, Le nozze di Cana, La cura della follia e Il prestigiatore.1478
: Muore il padre, e la bottega artistica viene affidata ad uno dei fratelli di Bosch.Sposa Aleyt van de Meervenne, figlia di un ricco proprietario terriero. Il matrimonio gli permette di stabilizzare la sua condizione economica ed allo stesso tempo di iniziare la sua scalata nella società borghese.
1480
: Acquista i due scomparti della pala d'altare che la confraternita di Nostra Signora aveva commissionato al padre per la cattedrale, rimasti incompiuti per la sua morte. E' il primo contatto con la Confraternita.1482
: Vende un podere della moglie.1483
: Ancora una volta vende, per conto della moglie un pezzo di terreno e contemporaneamente eredita dal cognato una piccola proprietà. La sua condizione economica e sociale va stabilizzandosi sempre più.1486
: Entra a far parte della Confraternita di Nostra Signora, a cui appartiene già la moglie. La Confraternita è un associazione religiosa che si occupa essenzialmente di opere caritatevoli e di arte religiosa. All'interno della Confraternita ha modo di conoscere l'architetto Allaert de Hameel, che dirige il cantiere della Cattedrale di San Giovanni.1488
: Diviene "notabile" della Confraternita, una carica molto importante.1489-92
: Lavora alla pala d'altare per la cappella della cattedrale della Confraternita.1489
: Realizza l'Andata al Calvario, la Morte dell'avaro e la Nave dei Folli.1493
: Disegna le vetrate che il mastro vetraio Willelm Lambert deve realizzare nella cappella della cattedrale della Confraternita.1499-1502
: Probabilmente in questo periodo il pittore soggiorna a Venezia. Lavora al Trittico del diluvio e al Trittico del fieno.1503
: Esegue per la Confraternita tre stemmi.1504
: Filippo il Bello gli commissiona una tavola con il Giudizio Universale.1505
: Realizza San Cristoforo, San Giovanni a Patmos, Storie della Passione e San Giovanni Battista in meditazione.1510
: Esegue il Figliol Prodigo, Tentazioni di Sant'Antonio e il Trittico dell'Epifania.1511
: Disegna per la Confraternita una croce da ricamare sulla cotta di un prete.1512
: Disegna per la Confraternita un lampadario per il coro della cattedrale di San Giovanni.1516, 9 agosto
: Nella cappella della Cattedrale di San Giovanni si svolgono i funerali del pittore.
ARTICOLI
Il Trittico delle delizie (di Cristian Filagrossi)
LE OPERE
TITOLO |
ANNO |
DOVE SI TROVA |
DESCRIZIONE |
IMMAGINE |
Cura della Follia |
1475-80 |
Madrid, Museo del Prado |
Un uomo stupido ricorre ad un chirurgo ciarlatano per farsi estrarre dalla testa il suo male, male che ha la forma di un tulipano, perchè tulpe, in olandese, vuole dire anche pazzia |
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Sette peccati capitali e i quattro novissimi |
1475-80 |
Madrid, Museo del Prado |
Opera scelta da Filippo II di Spagna per la sua camera da letto all'Escorial. Le scene che illustrano i vizi si dispongono in cerchio a formare un simbolico occhio, lo "specchio dell'anima, con al centro della pupilla il Cristo risorto e nei tondi ai quattro angoli le immagini della morte, del Giudizio, dell'Inferno e del Paradiso. |
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Le nozze di Cana |
1475-80 |
Rotterdam, Museum Boymans.van Beuningen |
A un cenno del misterioso personaggio in rosa, le vivande sui piatti di portata emettono raggi infernali e le statuine sulla credenza prendono vita. |
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Prestigiatore |
1475-80 |
Saint-Germain-en-Laye, Musèe Municipal |
Un mago intrattiene con i suoi trucchi il pubblico credulone, che diviene facile prda di un beffardo borsaiolo. |
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La crocifissione |
1480-85 |
Bruxelles, Musèes Royaux des Beaux-Arts |
Nonostante i colori tenui e la dolce atmosfera che pervade la tavola, essa è piena di lugubri allusioni alla morte: il corvo sull'albero secco, le ossa sparse ai piedi della croce e l'abito a lutto dell'uomo in ginocchio. |
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Ecce Homo |
1480-85 |
Francoforte, Staedelsches Kunstinstitut |
Molte sono le allusioni al dilagare del male nel mondo:su uno stendardo campeggia infatti la mezzaluna islamica, mentre rospi e lucertole si intravedono sugli scudi della soldataglia. |
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Morte dell'avaro |
1490-1500 |
Washington, National Gallery of Art |
La scena della tavola è la morte di un avido peccatore il cui destino è motivo di contesa tra l'angelo e il diavolo accorsi al suo capezzale. |
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Andata al Calvario |
1490-1500 |
Vienna, Kunsthistorisches Museum |
Il buon ladrone raccomanda la sua anima ad un prete, mentre il Cristo che porta la croce subisce pazientemente il martirio delle tavole chiodate che porta ai piedi. |
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Trittico del fieno |
1500-02 |
Madrid, Museo del Prado. |
Il trittico illustra la "nascita, lo splendore e castigo del male. Un proverbio fiammingo, cui sembra che Bosch si sia ispirato recita: "Il mondo è come un carro di fieno, ciascuno ne arraffa quello che può." Sull'anta destra, tra edifici caliginosi e fumanti in cui si aggirano ladri sacrileghi, sono rappresentati i castighi che attendono chi segue ciecamente le cose del mondo, mentre sulle ante esterne è raffigurato un simbolico pellegrino che rischia di imbattersi nei più grandi pericoli se lascia la via maestra del bene. |
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La nave dei folli |
1490-1500 |
Parigi, Musèe du Louvre |
Per metà imbarcazione e per metà albero della cuccagna la nave dei folli trasporta su un mare di brodo, o di vino, il suo carico di pazzi gaudenti che si abbandonano ai piaceri della carne. |
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Trittico del diluvio |
1500-04 |
Rotterdam, Museum Boymans-van Beuningen |
Composto di sei scene: Il Mondo malvagio, Il diavolo in casa, Il diavolo in campagna, Il mondo dopo il diluvio, Colui che si perde, Colui che si salva. L'artista ha raffigurato in esse apocalittiche immagini di distruzione e una veduta del mondo dopo il cataclisma biblico. |
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Visioni dell'aldilà |
1500-04 |
Venezia, Palazzo Ducale |
Le Visioni dell'aldilà costituivano, probabilmente, le ante laterali di un trittico il cui comparto centrale è andato perduto. Sono composte da quattro tavole: Il paradiso terrestre, L'ascesa all'Empireo, La caduta dei dannati, L'inferno. |
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Trittico delle Delizie |
1503-04 |
Madrid, Museo del Prado |
Vedi articolo Il Trittico delle Delizie. |
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San Giovanni Battista in meditazione |
1504-05 |
Madrid, Museo Lazaro Galdiano |
Nella scena evangelica qui rappresentata, Bosch inserisce, come fa in tutti i suoi quadri, particolari e de lementi del tutto inaspettati ed insoliti. In questo caso accanto a Giovanni Battista troneggia una grande pianta maligna, forse una mandragola, che offre i suoi frutti agli uccelli |
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San Gerolamo in preghiera |
1505 |
Gand, Musèe de Beaux-Arts |
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Trittico degli Eremiti |
1505 |
Venezia, Palazzo Ducale |
Rappresentati in questo trittico sono i tre santi Antonio, Gerolamo ed Egidio. Il primo è raffigurato mentre non cede alle lusinghe del demone che gli appare sotto le ingannevolie tentatrici forme femminili, il secondo mentre si batte il petto tra le rovine di un tempio pagano, ed il terzo è raffigurato con una freccia nel petto, destinata ad un'innocente cerbiatta. Chiaro è il messaggio del pittore che mostra agli uomini quali siano i modelli da imitare per non lasciare la strada del Bene. |
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Trittico del Giudizio finale |
Dopo il 1504 |
Vienna, Akademie der bildenden Kunste |
Composto dalle tavole: Il peccato originale, Il Giudizio finale e L'inferno. Nella prima sono raffigurate, tramite piani sovrapposti, la caduta degli angeli ribelli, la creazione di Eva, il peccato originale e la cacciata dall'Eden. Nelle altre due tavole sono invece dettagliatamente raffigurate le punizioni che Satana infligge ai dannati. |
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Le Tentazioni di Sant'Antonio |
1510 circa |
Madrid, Museo del Prado |
Seduto nel cavo di un albero secco il Santo è immerso nelle sue meditazioni, per nulla dostolto dalle demoniache figure che gli sono tutte attorno. |
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Il Figliol Prodigo |
1510 circa |
Rotterdam, Museum Boymans van Beuningen |
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Salita al Calvario |
1515-16 |
Gand, Musèe des Beaux-Arts |
E' forse l'ultima opera eseguita dal pittore fiammingo. Il centro della composizione è costituito dalla figura di Gesù Cristo che porta la croce, attorniato da visi deformi e mostruosi, rappresentazione ed immagine dei peccati di cui gli uomini si sono macchiati innumerevoli volte dalla venuta del Messia. |